Referendum sulla riduzione dei parlamentari, ecco come votare dall’estero

I cittadini italiani residenti all’estero hanno tempo fino all'8 febbraio per comunicare la propria opzione di voto in Italia per il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Ecco come fare.

Il 29 marzo 2020 si terrà in Italia il referendum confermativo popolare riguardo la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari.

I cittadini italiani residenti all’estero dispongono di due opzioni per partecipare al voto: I cittadini italiani residenti all’estero iscritti alle liste elettorali potranno votare per posta (e sono quindi incoraggiati a controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e indirizzo press il proprio consolato.)

In alternativa, gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’AIRE possono scegliere di votare in Italia presso il proprio comune di iscrizione elettorale. In tal caso, riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia.

Si ricorda che La scelta di votare in Italia vale solo per una consultazione referendaria e che la legge non prevede nessun rimborso spese per il viaggio in Italia ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.

I cittadini residenti all'estero che intendono votare in Italia dovranno comunicare la propria scelta (opzione) riguardo la modalità di voto al proprio consolato entro l’8 febbraio 2020.

Tale comunicazione può essere scritta su carta semplice e - per essere valida - deve contenere nome, cognome, data, luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore, accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante. Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o da quello del proprio Ufficio consolare.

L’ufficio consolare di residenza è a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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