'Cuore e ragione' per affrontare l'emergenza emigrazione

M. T, (April 12, 2016)
Breve visita del Ministro dell'Interno Angelino Alfano in America. Le sue dichiarazioni, alla conferenza stampa presso il Consolato Generale di New York, dopo la sua visita al Museo dell”Immigrazione ad Ellis Island accompagnato, tra gli altri, anche dal Dean dell'Italian American Institute J.D. Calandra. “Gli Stati Uniti avevano dato delle regole: vi erano casi in cui non si poteva entrare. Sono stati severi nell’applicazione di quelle regole." ha detto Alfano.

Il ministro dell'interno Angelino Alfano ha svolto questa settimana una brevissima missione antiterrosmo e sicurezza negli Stati Uniti, con una serie di appuntamenti tra Washington e New York.

Dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale, per incontrare l'Homeland Security Secretary, Jeh Johnson al Dipartimento della Giustizia per un vedere l'Attorney General, Loretta Lynch poi al Cosmos Club di Washington per una Tavola Rotonda in collaborazione con l'European Institute, fino al Museo dell'Immigrazione di Ellis Island.  

Quest'ultima è stata una  tappa newyorkese su cui, dopo una breve informativa sugli incontri istitu zionali svolti, il ministro ha voluto soffermarsi particolarmente con la stampa presso la sede del Consolato Generale di New York, presenti l'Ambasciatore Armando Varricchio ed il  Console Generale Francesco Genuardi.

 
“La missione è andata molto bene perchè abbiamo rafforzato la cooperazione, parlato dalla della lotta al terrorismo,  al cyber crime e della questione molto delicata che riguarda il tema dell’immigrazione globale.  Sia con Jeh Jonhson che con Loretta ci siamo dati appuntamento al G6 con la partecipazione anche degli Stati Uniti” ha esordito Alfano.

"Abbiamo avviato con il collega Jeh Johnson un ragionamento per una piattaforma comune di scambio di informazioni relativo ai dati biometrici per quanto riguarda migranti e il tema dell’immigrazione. 

Così abbiamo condiviso la necessità di una  strategia che superi il concetto di sicurezza intesa come una totalità di isolamento per stare più tranquilli in casa propria. E’ il vecchio concetto di sicurezza: ci sentivamo tranquilli erigendo muri e barriere quando il mondo era diverso, ma ora nuova idea di sicurezza prevede un nuovo scambio di informazioni."

Ed ecco la parte legata alla visita ad Ellis Island su cui, almeno ci è parso,  il Ministro abbia voluto mettere maggiore enfasi: “L'idea che milioni di italiani siano arrivati qui ci fa esprimere ancora una volta un grande tributo di gratitudine. Noi in quanto italiani siamo riconoscenti perché dobbiamo agli Stati Uniti un pezzo importante della nostra libertà, Non saremmo il popolo libero che siamo se gli Stati Uniti non avessero fatto ciò che hanno fatto alla fine della seconda guerra mondiale. 

“Un altro elemento di gratitudine sta proprio in quei nomi impressi in quella panchina su quel porto e in quelle stanze, quegli stanzoni dove sono passati centinaia di migliaia di italiani. Devo dire che l’emozione è stata grande perché poi quello che rimane dentro è la storia a lieto fine di italiani in un paese già grande come l’America”

Alfano si è detto poi colpito dal fatto che:  “Milioni di Italiani e tra questi moltissimi siciliani, ma anche tanti uomini e donne del nord, hanno attraversato un oceano per la libertà e il benessere. Hanno cercato un futuro migliore rischiando la vita e oggi ci sono i loro nipoti e i loro figli che hanno avuto successo negli Stati Uniti ” 

“Gli Stati Uniti al tempo stesso lì, ad Ellis Island avevano dato delle regole: vi erano casi in cui non si poteva entrare. - ha detto Alfano - Sono stati severi nell’applicazione di quelle regole. Hanno unito cuore e ragione: le opportunità e le responsabilità. Le opportunità di un Paese che si apre e le responsabilità di dire alcuni No. Ed è esattamente quello che l’Italia e l’Europa devono avere la forza di fare, facendo marciare insieme solidarietà e responsabilità che non sono principi antagonisti; l’idea della solidarietà non sfugge alla responsabilità di dire alcuni No. L’idea di dire alcuni No non sfugge al principio di solidarietà perché senno l’Italia perde se stessa.”

Alla nostra domanda cosa avrebbe detto di ritorno in Italia  su questa visita ai suoi figli,  Alfano ha risposto così:

“Ai miei figli dirò che quando io ero ragazzino alle scuole medie mi facevano fare il tema in classe sul 'Sogno Europeo' e che cresciuto e diventato ministro mi sto battendo per non farlo diventare un incubo.” 

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