La rivoluzione dei Cammei

Mila Tenaglia (October 12, 2014)
Accattivanti e provocatori i cammei di Amedeo Scogliamiglio hanno stregato le donne di ogni cultura. Amedeo ci racconta la naturale evoluzione di un percorso artistico personale. Una storia che nasce da una solida e antichissima tradizione familiare a Torre Del Greco.

Nella zona Upper East Side di New York c’e’ un piccolo e prezioso negozio, AMEDEO. E’ come entrare in un tempio antico e lasciarsi travolgere dai piccoli tesori del passato.

Qui troverete non solo il cammeo classico con la bellezza di inizio secolo incisa, ma bracciali, orecchini, anelli con simboli di api, scimmiette, teschi, lettere, corone.

I Cammei sono gioielli che racchiudono un’arte tramandata nei secoli dall’affascinante civilita’ mediterranea a oggi.

Rappresentano storie di dei e di popoli, di paure da sconfiggere, di magie e ritualità, di arti mediche e talismani. Arte e moda. L’arte pregiata dell’incisione su pietra racconta anche le vicende di un antico borgo marinaro diventato centro della lavorazione del cammeo su conchiglia e del corallo. Parliamo di Torre del Greco, provincia di Napoli, dove Amedeo Scognamiglio e’ cresciuto.

“Avevo solo 15 anni quando con mio padre ho mosso i primi passi verso i piccoli e oscuri segreti del mestiere. Già nel 1857 la famiglia Scognamiglio operava un'azienda manifatturiera di coralli e cammei. Questa rappresenta la più importante realtà produttrice di Cammei nel mondo”. Tutt'oggi sopravvive, con mio padre Michele, quinta generazione.”

Tra i primi ricordi di Amedeo ci sono gli odori del corallo grezzo e delle mille conchiglie, i “suoni” degli attrezzi tipici dei laboratori artistici di antica tradizione. Sebbene i suoi studi siano stati improntati a quelli piu’ classici della borghesia italiana tipica “Ho studiato al liceo classico e mi sono laureato in giurisprudenza all'Universita di Napoli.

Pero’ crescendo in una famiglia di così forte impronta artigianale, ho vissuto anche la mia infanzia e adolescenza circondato da artisti incisori, da mia madre che disegnava cammei e gioielli e mio padre che dirigeva l'azienda e i suoi piccoli artigiani”.

“Dopo scuola praticamente vivevo la vita di ‘bottega’ e cercavo di imparare ‘con gli occhi’ quanto possibile. Intorno ai 15 anni decisi che avrei imparato l'arte dell'incisione del cammeo: pensiero ostacolato da tutti, perfino da mia mamma che credeva fosse un capriccio passeggero, e dai maestri incisori che non intendevano in nessun modo insegnare questa segretissima arte tramandata da secoli di padre in figlio... al figlio del "padrone" . Solo mio padre credette in me è nella mia genuina ‘vocazione’.

Grazie al suo supporto da autodidatta in pochi anni diventai un giovane ‘maestro incisore’ e a soli 19anni i miei cammei venivano venduti in Giappone a prezzi da alta gioielleria”. “Erano cammei dalle incisioni molto classiche, nella tradizione artistica neoclassica cara al nostro patrimonio culturale: matrone romane, dee, scene mitologiche o neoromantiche”.

AMEDEO, ovvero la collezione di gioielli con cammei moderni che porta il nome del designer, nasce quindi da questa storia di piccolo artigianato, la bella provincia italiana, la tradizione familiare. Solo con un bagaglio culturale di questo tipo e' stato possibile per Amedeo modernizzare, rivoluzionare, reinventare qualcosa di così antico come il cammeo.

NYC

L’avventura newyorkese comincia nel 2001 quando Amedeo fu completamente assorbito con Roberto Faraone Mennella, amico e socio, nella creazione del brand di alta gioielleria Faraone Mennella by RFMAS. Questa società, che porta come nome le iniziali di entrambi, ancora oggi rappresenta non solo il ‘marchio’ di fabbrica di tutti i gioielli Faraone Mennella, ma il nome del gruppo cui fanno capo tutti i brands e società nel mondo.

“Siamo stati davvero degli innovatori nel settore, tanto che nel 2007 il TIME magazine ci ha incluso nella lista dei 100 designers più influenti del mondo”.

“Da un po' di tempo sentivo pero’ in me la spinta a presentare al mondo una nuova concezione del cammeo, la mia visione. Questa esperienza ovviamente aveva cambiato anche il mio approccio al mondo dei cammei che vedevo sempre più statico e legato al passato, immobile. E il desiderio di rivoluzionarlo cresceva sempre più anche se provavo un certo timore, quasi come se cambiare qualcosa di quel mondo così antico potesse sembrare irrispettoso”.

“Decisi allora di farlo in maniera sperimentale, aprendo nell’ottobre 2006 AMEDEO a Nyc: cose un po' ‘pazze’, diverse, punk e presentandole solamente all'interno di un mio spazio. Il successo fu immediato! Aprimmo poi anche Dallas, Houston, Bal Harbour. Questo genere molto più aperto al nuovo, alle tendenza e al design si e’ dimostrato perfette per il cliente americano; noi italiani siamo più conservatori, e temiamo l'innovazione. Per quanto riguarda me e i cammei, forse vale l'antico brocardo latino ‘nemo profeta in patria’ ”.
 

“Abbiamo certamente avuto l'immensa fortuna di essere stati scelti e supportati da grandi dive di Hollywood e della moda e del jet-set americano come Sarah Jessica Parker, Oprah Winfrey, Carolina Herrera, Olivia Chantecaille, Scarlett Johanson, Rihanna, Brooke Shields e moltissime altre... ma per puro caso. Il segreto e' invece proprio quello di avere in mente quando si disegna una donna ‘reale’, non un personaggio famoso. Solo così si costruisce un'azienda sana: le celebrities d'altronde vogliono essere trattate da persone normali”.

L’estate scorsa AMEDEO ha aperto anche a Capri ma l’inverno newyorkese prevedere delle novita’: “siamo in piena attività per la riapertura del nuovo negozio AMEDEO di Nyc molto più contemporaneo e appropriato al look odierno della collezione e in contemporanea aprira’ la nuova boutique di Faraone Mennella”. Ci tiene a precisare “Tutti i nostri negozi sono disegnati da Roberto Faraone Mennella, il cui primo amore resta l'architettura.

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